Premessa
In questo post racconterò dell'incontro avvenuto in data 23 gennaio 2021.
Durante la mattinata del 23 abbiamo partecipato ad un seminario, aperto a tutti gli studenti delle superiori interessati ad esso, in modo virtuale per rispettare le norme del covid tramite l'utilizzo dell'applicazione Zoom anticipato da una diretta introduttiva su YouTube. Durante questo seminario, organizzato dall'Università IUSVE (Istituto Universitario Salesiano Venezia) abbiamo potuto ascoltare, proprio dai produttori, come è avvenuta la realizzazione del nuovo cortometraggio intitolato "Capitan Didier" che ha vinto la seconda edizione di "Una storia per Emergency" in collaborazione con Rai Cinema. Oltre alla spiegazione ci hanno permesso di fare delle domande cui la risposta era data proprio dal produttore Leonardo Godano, dalla regista Margherita Ferri e dalla sceneggiatrice Roberta Palmieri.
Chi ha organizzato l'evento
L'evento è stato organizzato dall'università IUSVE (Istituto Universitario Salesiano Venezia) che ha sede a Verona e a Mestre, ISMU (Iniziative e Studi sulla Multietnicità) che ha sede a Milano, Tunuè (casa editrice italiana) e l'associazione Emergency.
L'Università IUSVE è un'università privata di Venezia basata sugli studi di psicologia.
La fondazione ISMU con sede a Milano si occupa di produrre e sostenere ricerche sulla società multietnica e multiculturale attraverso un'attività di ricerca e monitoraggio.
La casa editrice Tunuè è specializzata nella realizzazione di fumetti, animazioni e videogiochi sia per bambini che per adulti.
L'associazione Emergency è nata per offrire cure mediche-chirurgiche gratuite alle vittime di guerra grazie al contributo di migliaia di volontari e sostenitori.
I miei professori hanno confermato la nostra partecipazione per il progetto di educazione civica iniziato quest'anno con focus la realizzazione di un cortometraggio siccome in questo nostro quarto anno ci concentriamo sullo studio del video.
L'evento è stato strutturato in due parti, nella prima hanno presentato il progetto in generale attraverso una diretta su YouTube mentre nella seconda parte tutti gli studenti che partecipavano si sono spostati sul link Zoom della specializzazione scelta.
La sessione plenaria
Lo scopo di questo evento era farci conoscere Emergency e sensibilizzarci sulla guerra attraverso testimonianze e racconti delle esperienze di alcune vittime di essa.
La sessione plenaria è stata strutturata in due parti.
La prima parte, avvenuta tramite una diretta su YouTube, è stata gestita da Laura Silvia Battaglia, una giornalista che si occupa, dal 2007, di fare da reporter in zone di guerra come in Medio Oriente, Iraq e Yemen. Ci ha riportato diverse esperienze di adulti e bambini vissuti durante periodo di guerra.
Durante questa prima fase ha parlato anche Rossella Miccio, la presidente di Emergency, ha parlato degli obbiettivi dell'associazione che promuove la pace, la solidarietà e il rispetto dei diritti umani.
Infine per concludere è stato presentato, dal co-fondatore della casa editrice Tenuè ovvero Manuele di Giorgi, il libro "I colori di una nuova vita", in collaborazione con Emergency, con la grafia realizzata da studenti per sensibilizzare i ragazzi sul tema dell'immigrazione per una società pacifica e inclusiva rispetto ai diritti umani e della diversità fra i popoli.
Il workshop
L'ente promotore del cortometraggio è stata Emergency che organizza questo concorso annuale da due anni per promuovere i diritti, la pace e la solidarietà. Questo progetto (Una storia per Emergency) è nato con lo scopo di far riflettere i ragazzi dai 16 ai 25 anni sui temi dei diritti umani, sulla pace, sulla solidarietà e sull'accoglienza.
Il tema delle sceneggiature in gara riguarda le conseguenze sociali e sanitarie della guerra, la possibilità di lavorare per abolirla, l'accoglienza, la solidarietà, l'integrazione e la tutela dei diritti umani.
Quest'anno il concorso è stato vinto dalla sceneggiatura di Roberta Palmieri intitolata "Capitan Didier".
Questo cortometraggio racconta la storia di Didier, un bambino di origine subsahariana che ha il sogno di costruire una barca tutta sua per raggiungere la madre che molto probabilmente non è sopravvissuta al viaggio verso l'Italia, e per realizzarla utilizza i cartoni della pizza. Il padre, Amir, lavora presso una pizzeria come fattorino e ogni sera quando torna a casa porta al figlio un cartone per aiutarlo nella costruzione della sua barca. Una notte però, mentre il padre era al lavoro ha iniziato a piovere facendo quindi distruggere la barca di cartone di Didier.
Roberta ha raccontato di aver riscritto la sceneggiatura più di una volta riscrivendo varie parti per raggiungere il risultato che cercava.
Una volta vinto il concorso, Emergency ha scelto come regista di questo cortometraggio Margherita Ferri che dopo essersi confrontata con la sceneggiatrice ha cercato attraverso la scelta degli attori, delle inquadrature e della sceneggiatura di raggiungere quello che Roberta voleva far emergere.
Durante la fase di ripresa, durata un paio di giorni, c'è stato un imprevisto ovvero la pioggia. Nonostante la sceneggiatura prevedeva il momento finale con la pioggia, controllare quella finta è possibile ma controllare quella reale no, è stato quindi difficile fare le riprese.
Una volta conclusa la fase delle riprese e quella di montaggio, Leonardo Godano si è occupato di risolvere i problemi di budget e la tempistica confrontandosi con tutto lo staff. Inoltre controllò la durata del cortometraggio e aiutò la regista a scegliere le scene più importanti da lasciare e quelle da eliminare.
Conclusioni
Fra tutti gli interventi quello che mi ha colpito maggiormente è stato quello dello staff che ha lavorato al cortometraggio perché hanno raccontato la loro esperienza in prima persona. Ho trovato interessante anche il momento in cui ci hanno dato la possibilità, a noi studenti connessi, di fare domande alle quali poi hanno dato una risposta.
Fonti
Commenti
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